Puntualmente, come ogni anno e come si sta verificando negli ultimi tempi, le violenti e copiose piogge che si abbattono nei nostri territori fortemente antropizzati creano gravi danni e allagamenti dappertutto. Le immagini di questi giorni mostrano tutta l’Italia allagata, non si tratta, purtroppo, di casi isolati. Nelle nostre zone abbiamo visto immagini di allagamenti nei comuni della costa tirrenica (Barcellona, Milazzo, Spadafora, Saponara, ecc.), in quelli della Jonica (Santa Teresa di Riva, Taormina, Giardini Naxos, ecc.) ma anche a Messina dove, purtroppo queste scene sono frequenti. E’ chiaro che le fognature non riescono a smaltire tanta acqua che si riversa così copiosa e così velocemente e, conseguentemente, si intasano. Allora, cosa fare? La risposta, contrariamente a quanto si possa pensare, è molto semplice: aumentare le superfici permeabili nelle aree fortemente antropizzate. Fino ad oggi abbiamo pensato di allontanare velocemente le acque meteoriche dalle superfici costruite (terrazze, strade, parcheggi, piazze, ecc.), abbiamo progettato con questo principio, le città poi hanno visto una grande espansione ma le fognature originarie sono rimaste le stesse tanto da non garantire una maggiore portata d’acqua. Questo provoca l’intasamento delle condotte e i fenomeni di allagamento che sono sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo cambiare metodo costruttivo nelle nostre città ed imparare ad usare strumenti di mitigazione e compensazione ambientale: superfici permeabili, tecnologie del verde pensile e delle coperture verdi, tecnologie di ingegneria naturalistica e, chiaramente, anche del verde tradizionale a terra. Sapevate che le superfici permeabili e il verde pensile hanno un tale assorbimento delle acque meteoriche che possono ridurre il carico nelle fogne anche fino all’80%? Da non sottovalutare poi che l’aumento della permeabilità del terreno all’acqua piovana porta anche altri numerosi vantaggi in ambito urbano e cioè l’abbassamento della temperatura (mitigazione del cosiddetto fenomeno “isola di calore” che si registra nelle aree antropizzate), un miglioramento del microclima e un maggiore isolamento termico delle abitazioni (maggior comfort e soprattutto risparmio energetico con l’utilizzo delle coperture a verde e del verde pensile). Mi permetto di evidenziare che questo significa costruire realmente in maniera ecocompatibile! Prendendo ad esempio il comune di Bolzano, l’amministrazione comunale da diverso tempo ha inserito nel proprio Regolamento edilizio il RIE (Riduzione dell’Impatto Edilizio) che è un indice di qualità ambientale che serve per certificare la qualità dell’intervento edilizio rispetto alla permeabilità del suolo e del verde. L’adozione della procedura RIE è stata resa obbligatoria per tutti gli interventi di nuova costruzione e per quelli su edifici esistenti, nonché per gli interventi di qualsiasi natura che incidano sulle superfici esterne esposte alle acque meteoriche (coperture, terrazze, sistemazioni esterne, cortili, aree verdi, aree pavimentate, ecc).
Di queste problematiche e dei vantaggi e tecniche costruttive del verde pensile professionale se ne è parlato nei diversi incontri organizzati da ABITARE bio, l’associazione messinese che si occupa, tra le altre, anche di questa tecnologia verde e che ha fondato, ed è attiva al suo interno, la “Scuola del Verde Pensile”. Lo scopo della Scuola del Verde Pensile di ABITARE bio è di far conoscere questa tecnologia costruttiva e di sensibilizzare politici, amministratori, per agevolare e incentivare la realizzazione di superfici permeabili e del verde pensile nei centri abitati, nonché di formare tecnici in quest’ambito con corsi professionali.
Come ribadito in più occasioni, l’associazione ABITARE bio è disponibile, con i propri tecnici e gli esperti ad essa vicini, ad offrire un contributo collaborativo ai tecnici e agli Amministratori degli EE.LL. al fine di studiare soluzioni da inserire nel Regolamento Edilizio per far sì che nel futuro sia possibile raggiungere l’obiettivo di avere Messina e i Comuni della provincia “meno allagati, più salubri, più belli e.… più verdi”.
Arch. Alfredo Misitano