INDOOR AIR QUALITY (IAQ)

Ippocrate, il padre della medicina, affermava: “l’aria pura è il primo alimento e medicamento.  Si può vivere principalmente d’aria, secondariamente, d’alimenti destinati allo stomaco”.  Oggi in ambienti indoor e, purtroppo, anche nelle nostre case, l’aria non è più salubre come dovrebbe essere (le statistiche indicano che l’aria interna è dalle 5 alle 10 volte più inquinata di quella esterna); la causa di ciò è da attribuire principalmente a due motivi:       

-  l’inquinamento indoor (indoor air pollution);                    

-  la deionizzazione dell’aria.  

L’INQUINAMENTO INDOOR DELL’ARIA (indoor air pollution).    Questo inquinamento è dovuto all’utilizzo di vari  prodotti  edili e  a causa  di  errate  abitudini  domestiche  e  di  lavoro.  Entriamo più nel dettaglio.    La casa è da intendere come la terza pelle dell’uomo (la prima è la nostra vera pelle, la seconda è rappresentata dai vestiti che  indossiamo, la terza pelle è la casa) ed è di fondamentale importanza che essa possa respirare.   Purtroppo le costruzioni di oggi non respirano a causa  del riempimento delle intercapedini dei muri con materiale isolante sintetico, all’uso di vernici e resine plastiche per i muri, all’impermeabilizzazione delle coperture, all’utilizzo di infissi ermetici con vetrocamera per il risparmio energetico (non esistono più spifferi che permettono il ricambio d’aria naturale).   Insomma, vivere nelle case di oggi significa vivere in ambienti sigillati, come dentro un sacchetto di plastica;  l’inquinamento resta confinato all’interno e noi trascorriamo il 90% della nostra vita (così dicono le statistiche)  in ambienti altamente inquinati.    La chimica esasperata che invade le nostre case crea inquinamento: i cementi, le colle per piastrelle, vari materiali sintetici, l’amianto, la formaldeide, le vernici ed i solventi sono fonti di emissioni inquinanti.  Non dimentichiamo, poi, il radon, l’inquinamento di origine terrestre: un problema antico ma oggi più presente che in passato proprio perché le case non respirano (la quantità di gas radon che entra in casa rimane chiaramente all’interno).  L’inquinamento indoor dipende anche dalla presenza di monossido di carbonio che si forma negli ambienti dove avviene la combustione: in cucina e nei locali dove è presente la caldaia.   E’ anche dovuto a cattive abitudini domestiche:    alla mancanza di ricambio d’aria quotidiano nelle stanze; al fumare dentro casa;  all’installazione di  impianti a gas interni. 

LA DEIONIZZAZIONE.  L’aria che respiriamo nelle stanze potrebbe essere asettica e pulita ma biologicamente morta perciò incapace di darci il giusto nutrimento.  Ciò che la rende viva è la sua carica elettrica,  cioè la ionizzazione  (il giusto equilibrio di ioni positivi e di ioni negativi, contrariamente a come si pensava prima, deve essere pari al 60% di ioni negativi e il 40% ioni positivi).  

GLI EFFETTI SANITARI DELL’INQUINAMENTO DELL’ARIA.    Se in casa diminuisce l’ossigeno a causa dell’inquinamento e del mancato ricambio d’aria, succede che il nostro corpo e la mente cominciano a soffrire in forma quasi inavvertibile e poi, via, via, in modo sempre più grave.  Diventa difficile lavorare, studiare, leggere, pensare mentre aumentano l’irritabilità, l’insonnia e malesseri diffusi.  Si può affermare tranquillamente che la maggioranza delle malattie dell’apparato respiratorio siano dovute all’inquinamento dell’aria sia in ambito outdoor e soprattutto in quello indoor.    Gli inquinanti chimici in casa creano anch’essi effetti nocivi; esaminiamo, per fare qualche esempio, gli effetti della formaldeide e dei solventi e i diluenti molto usati in ambiente indoor.   La formaldeide è molto presente in casa, si trova nelle colle usate per l’assemblaggio dei mobili, nei pannelli isolanti, nei pannelli di legno truciolari, negli smalti. Questo gas è cancerogeno respirando per lunghi anni le sue esalazioni; irrita la gola e le prime vie respiratorie.  Corrono maggiori rischi i soggetti asmatici e i bambini.   L’acetone, il butanolo, il metanolo, la trielina, sono solventi e diluenti cancerogeni; esalazioni di idrocarburi aromatici provocano anemie, emorragie, ecc..    Negli ambienti dove avviene la combustione, cucine o locale dove è installata la caldaia, si riduce l’ossigeno e aumenta il monossido di carbonio (questo provoca alterazione del battito cardiaco, disturbi alla vista,lentezza dei riflessi) e aumenta anche il biossido di azoto (che provoca malattie respiratorie nei bambini).     Una cattiva abitudine è il fumare dentro casa.  Fumare una sigaretta significa immettere in aria 3600 sostanze tossiche, gas velenosi come monossido di carbonio, ammoniaca, biossido di azoto, formaldeide, ecc.,  che restano in aria o si attaccano nei tessuti (e successivamente rilasciate)  per ben 500 ore, pari cioè  a circa  21 giorni.   Inutile soffermarci a parlare della nocività del fumo di tabacco perché è ormai risaputo che provoca il cancro ai polmoni.   Per ciò che riguarda la deionizzazione dell’aria,  dobbiamo dire che gli ioni positivi (quelli inquinati), grossi e pesanti, contribuiscono a disturbi quali stanchezza, depressione, irritabilità, emicranie.  Gli ioni negativi (quelli buoni) sono piccoli e leggeri, hanno un effetto rivitalizzante perché favoriscono l’ossigenazione; neutralizzano le molecole inquinanti facendole depositare a terra e depurano l’ambiente, legano a sé i microbi dell’aria e il polline creando condizioni favorevoli per chi soffre di patologie dell’apparato respiratorio o di allergie (bronchiti, riniti, sinusiti, raffreddori, asma, febbre da fieno).  Gli ioni negativi riequilibrano anche situazioni di stress.

MIGLIORIAMO L’ARIA IN CASA.   Qualche semplice consiglio e piccole modifiche alle abitudini domestiche sbagliate ci permetteranno di migliorare la qualità indoor dell’aria. 

- APRIAMO LE FINESTRE - D’inverno almeno 4-6 volte al giorno per singola stanza e soprattutto meglio durante e dopo la pioggia (mai prima del temporale) perché l’aria è più ricca di ioni negativi.   Bastano pochi minuti per volta evitando sprechi di riscaldamento (teniamo ben presente che l’aria inquinata si scalda più difficilmente dell’aria pulita).   D’estate teniamole aperte il più possibile in particolar modo quelle che si affacciano sul verde perché l’aria è più ricca di ossigeno e di ioni negativi; 

- VIA LA POLVERE  -  togliamo la polvere dalle superfici e dai tessuti (tende, tappeti, cuscini) mettendoli pure all’aria, al sole e lavandoli in acqua.   La polvere è carica di ioni positivi e di particelle inquinanti, di aari, di muffe, ecc.. Utilizziamo un buon aspirapolvere ad acqua e non con filtri a sacchetto; 

- DEPURIAMO E IONIZZIAMO L’ARIA  -  Utilizziamo idonei purificatori d’aria - ionizzatori di buona qualità e usiamoli quando necessitano e soprattutto in zona notte prima di coricarsi. 

- NON FUMIAMO  -  Evitare di fumare in casa oppure fumare solo in una stanza (es. in cucina) dove si predisponga un buon aspiratore per i fumi; 

- FACCIAMO RESPIRARE LA CASA  -  Non sigilliamola con vernici che non fanno traspirare i muri.  Usiamo guaine traspiranti nel sottotetto; 

- RIDUCIAMO IL RADON IN CASA  -  Arieggiamo spesso e soprattutto il bagno;  otturiamo eventuali fessure del pavimento del piano cantinato o comunque del piano più basso; non usiamo graniti, pietre laviche per pavimentazioni o per elementi di arredo; 

- ATTENZIONE AGLI IMPIANTI A GAS  -  Arieggiamo le stanze con caldaie o con forni o cucine a gas in funzione; fare controllare i fornelli che spesso bruciano male emettendo più monossido di carbonio del normale; montare in cucina un rilevatore di fuori uscita di gas; 

- USIAMO UN TRATTAMENTO ECOLOGICO PER LE SUPERFICI  -  Escludiamo vernici con solventi chimici, fungicidi ed altri composti chimici.   Gli antimuffa sono inutili negli ambienti riscaldati.  Evitiamo l’uso di insetticidi e usiamo le piante o la citronella per tenere lontano gli insetti.

- ADORNIAMO LA CASA CON LE GIUSTE PIANTE  -  Le piante, oltre ad avere decisamente un ruolo estetico, sono anche di grande aiuto in ambiente inquinato: assorbono gli inquinanti ed emettono ossigeno e, quindi migliorano la qualità dell’aria (durante la notte si consiglia di toglierle dagli ambienti destinati al riposo).  Si è calcolato che mediamente in casa è utile tenere una pianta circa ogni 9 mq.  di appartamento per garantire un’aria più salubre.

              Arch. Alfredo Misitano

(Presidente associazione ABITARE bio)